Inserito il 22 settembre 2009 alle 09:16:00 da angelipc. IT - www.santiangelicustodi.com
IL FONTE BATTESIMALE PER IMMERSIONE (per saperne di più clicca su dettagli)
IL NUOVO FONTE BATTESIMALE DI BORGOTREBBIA La Parrocchia di Borgotrebbia, istituita come Delegazione Vescovile nel 1937, iniziò a costruire la propria chiesa nel 1942, nel 1965 venne inaugurata la navata centrale e finalmente la chiesa, dedicata agli Angeli Custodi, fu consacrata nel 1969 da Mons. Manfredini. Oggi la nostra chiesa è molto frequentata, mi piace definire questa Parrocchia come Missionaria: la messa domenicale delle 10,30 è gremita e raccoglie tanta gente che viene da zone diverse dei confini parrocchiali. Non avendo a disposizione ulteriori superfici edificabili, abbiamo dovuto adattare alle nuove esigenze numeriche e pastorali gli spazi liturgici, riconfigurando la disposizione dell’Assemblea che si riunisce nella nostra chiesa e che esprime nella liturgia della Veglia Pasquale e nelle Eucaristie domenicali il suo centro e il fulcro di tutta la sua azione. Il mio desiderio è che l’Assemblea possa percepirsi realmente come il corpo mistico di Gesù Cristo, per questo motivo l’altare, la sede presidenziale e l’ambone hanno ricevuto negli ultimi anni un grande centro di attenzione per poter esprimere con più forza il Mistero pasquale del corpo di Cristo risorto. La chiesa non aveva ancora una sede per il fonte battesimale e grazie ai lavori per la posa della nuova pavimentazione, abbiamo potuto realizzare il fonte battesimale scavato che è stato benedetto, alla presenza del Vescovo, domenica 27 settembre 2009 alle ore 10,30. Il fonte, in marmo bianco di Carrara, è stato realizzato da Francesco Perotti, nostro parrocchiano, artista e marmista di grande esperienza, su progetto dell’architetto Valeria Lisetti, mentre i mosaici sono stati eseguiti da Luigi Perotti, figlio di Francesco, artista emergente alla sua prima opera religiosa. Perché un fonte battesimale così strano, scavato? Per poter battezzare anche per immersione, come il Catechismo della Chiesa Cattolica sottolinea: “Il Battesimo viene compiuto nel modo più espressivo per mezzo della triplice immersione nell'acqua battesimale” e inoltre: “battezzare (baptizein in greco) significa “tuffare”, “immergere”; l' “immersione” nell'acqua è simbolo del seppellimento del catecumeno (di colui che è candidato al battesimo) nella morte di Cristo, dalla quale risorge con lui, quale “nuova creatura”. Si tratta di una novità nella nostra Diocesi, anche se da fonti storiche sappiamo che la prassi del battesimo per immersione fu abbandonata a Piacenza solo attorno al 1500, al tempo del beato vescovo Paolo Burali. Il fonte è posizionato dinnanzi all’altare e al centro dell’assemblea, perché è solo lì che potevamo ricavare lo spazio necessario alla sua realizzazione e perché si trova in luogo visibile a tutti, in grado di favorire la partecipazione comunitaria alla celebrazione del Battesimo. E’ a livello del pavimento, calpestabile nella prassi normale delle celebrazioni, su una lastra di vetro multistrato, ma apribile per i battesimi, permettendo così anche l’immersione. Il fonte battesimale è alimentato con acqua riscaldata per il battesimo dei bambini e dotato di una pompa sommersa che permette lo scarico a perdere dell’acqua usata. La forma ottagonale rientra nella tradizione dei nostri battisteri, a sottolineare l’ingresso del battezzato nella vita eterna (il numero 8 se è verticale si scrive così: ∞, questo simbolo rappresenta l’infinito, l’eternità…) . Lo scavo a forma di croce evidenzia la morte e risurrezione in Cristo Gesù dei battezzati, mentre le quattro figure mosaicali rappresentano i quattro evangelisti come raffigurati nella Merkabà dal profeta Ezechiele. Posti ai quattro punti cardinali, essi indicano l’urgenza dell’annuncio del Vangelo che si muove col soffio dello Spirito santo fino agli estremi confini della terra. Due altri elementi simbolici sono resi visibili in questo fonte battesimale, proprio sulla scorta di una lettura biblico-patristica del sacramento del battesimo: la luce e il grembo materno. Il fonte è illuminato dall’interno perchè i neo-battezzati venivano detti "illuminati" dalla luce di Cristo che vince le tenebre della morte, e la copertura in vetro permette alla luce di uscire dal pavimento. La Chiesa in quanto nostra madre, dal giorno del battesimo ci ha partoriti facendoci uscire dal suo grembo, in questo modo il fonte battesimale è insieme "utero che genera e sepolcro attraversato che rigenera". Abbiamo così potuto realizzare un segno catechetico molto importante, a cui magari andare in pellegrinaggio personale, in grado di richiamare la nostra dignità di figli di Dio e l’origine di tutti gli altri sacramenti nella vita del cristiano. Nel nuovo rito del matrimonio che inizia con l’aspersione dell’acqua a memoria del battesimo, gli sposi saranno di fronte al battistero, a ricordo della loro consacrazione a Cristo, così nel rito delle esequie, la bara sarà posta proprio sopra al fonte, a ricordo dell’utero materno della Chiesa che, nel giorno del Battesimo ci ha generato alla vita eterna. Il Battesimo per immersione sarà normalmente conferito nella notte di Pasqua, durante la Veglia di Pentecoste, per la festa del Battesimo di Gesù e in altre circostanze particolari.
Don Pietro Cesena
|